"...Lucia raccontava benissimo.... Anche questa raccolta di poesie è a suo modo un racconto. Ma ovviamente è qualcosa di più. L'uso di una lingua locale in pericolo come il kyé trasforma la narrazione personale in versi nella preziosa testimonianza di una realtà marginale e particolare. Una realtà, come è noto, difficile da classificare con sicurezza e anche per questo molto interessante sia per i linguisti di professione sia per gli appassionati amanti della cultura di montagna" .
dalla prefazione di Nicola Duberti